Art. 16 bis, co. 4, D.L. n. 179/2012
Il presidente del tribunale può autorizzare il deposito con modalità non telematiche quando i sistemi informatici del dominio giustizia non sono funzionanti e sussiste una indifferibile urgenza.
Nella giornata di oggi, venerdì 5 giugno, diversi avvocati hanno riscontrato una singolare anomalia all’atto dell’invio telematico di atti alla casella di posta certificata dedicata del Tribunale di Napoli.
Il sistema, infatti, restituiva una ricevuta di “mancata consegna”. A causare il disservizio, come è stato poi confermato dalla società di assistenza e dal locale CISIA, è stata la saturazione della casella PEC del PCT.
Sul Portale dei Servizi Telematici è stata inserita una segnalazione di rallentamento dei sistemi relativi all’area civile del Distretto di Napoli causata da una “attività di manutenzione non programmabile”.
Ritardi sono stati riscontrati anche nella ricezione della c.d. terza PEC (esito dei controlli automatici).
Aggiornamento
Con una nota trasmessa a tutti i Magistrati in servizio presso il settore civile e lavoro, il Presidente del Tribunale, dott.ssa Elisabetta Garzo, ricevuta conferma anche tecnica dell’inconveniente lamentato, ha invitato a “valutare con massima disponibilità tutte le istanze di remissione in termini relative ad atti scadenti nella giornata odierna e in quella di lunedì 8 giugno p.v., con riserva di eventuale integrazione laddove la problematica non dovesse essere risolta“.
Con la stessa nota, il Presidente ha ritenuto non opportuno autorizzare il deposito cartaceo attesa la vigenza dei provvedimenti organizzativi in materia di contenimento del rischio di diffusione del Covid-19.
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Note a margine
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