Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli ha comunicato agli iscritti che, nell’aderire all’astensione dalle udienze proclamata dall’OUA per i giorni 18, 19 e 20 febbraio, nella seduta del 28 gennaio u.s., ha deliberato di “promuovere iniziative di protesta volte a denunziare il disfacimento della Giustizia nel nostro Paese e il persistente attacco alla funzione e alla rilevanza costituzionale della professione forense”.

Constatato che:

  • gli interventi normativi estemporanei, realizzati con l’abusivo ricorso alla decretazione d’urgenza e ai decreti legislativi, si sono rivelati assolutamente inadeguati a risolvere i problemi della Giustizia nel nostro Paese;
  • i continui aumenti dei costi a carico dei cittadini (contributo unificato e bolli) costituiscono veri e propri ostacoli per l’accesso alla giurisdizione;
  • è stata reintrodotta, con modifiche formali, la Mediazione obbligatoria, nonostante la dichiarazione di incostituzionalità della Consulta, che costituisce un ulteriore ostacolo per il cittadino ad ottenere giustizia;
  • il taglio ai compensi al patrocinio a spese dello Stato diminuisce le tutele per i più deboli, vanificando, così, un principio costituzionale;
  • la previsione di fornire le motivazioni della sentenza soltanto a chi, avendone le possibilità economiche, possa anticipare parte del contributo dovuto per l’eventuale impugnazione, è inconcepibile per uno Stato di diritto;
  • la prevista estensione della responsabilità per lite temeraria agli avvocati, crea non solo un’indebita confusione tra difensore e assistito, ma costituisce un maldestro tentativo per impedire la tutela di diritti che contraddicano il sistema dei poteri forti;
  • la revisione della geografia giudiziaria, realizzata senza alcun confronto con i rappresentanti delle comunità, con l’Avvocatura e anche con larga parte della stessa Magistratura, ha prodotto risultati fallimentari, paralizzando per tempi inaccettabili la giustizia anche nei nostri territori;
  • tale riforma ha determinato inoltre aumenti dei costi per i cittadini, per le notifiche e le esecuzioni, senza alcuna dimostrazione dell’asserito risparmio di spesa da parte del Ministero;
  • in tale contesto, il nuovo Tribunale di Napoli Nord ha inevitabilmente dato prova della sua inefficienza, per le gravissime carenze di organico;
  • persiste inalterata la drammatica situazione di sovraffollamento delle carceri nel nostro Paese che costituisce  inammissibile lesione della stessa dignità umana;
  •  le intercettazioni dei colloqui tra difensore e assistito, costituiscono gravi violazioni dei divieti previsti dalla legge e delle libertà costituzionali;

delibera

 di adottare le iniziative di protesta di seguito elencate:

  • installazione di gazebo con distribuzione di materiale informativo nei seguenti giorni:martedì 4 febbraio in Napoli alla Piazza Cenni e alla Piazza Porzio fronte NPG;giovedì 6 febbraio in Napoli alla Via Scarlatti e alla Piazza dei Martiri;

    sabato 8 febbraio in Capri alla Piazza Umberto I;

    venerdì 7 febbraio in Marano davanti all’Ufficio del Giudice di Pace e alla Piazza della Pace;

    lunedì 10 febbraio in Napoli davanti all’Ufficio del Giudice di Pace di Napoli;

    martedì 11 febbraio in Barra davanti all’ Ufficio del Giudice di Pace e alla Piazza De Sanctis;

    mercoledì 12 febbraio in Frattamaggiore davanti all’Ufficio del Giudice di Pace e alla Piazza Umberto I;

    mercoledì 12 febbraio in Agnano davanti all’Ufficio del Giudice di Pace  e in Pozzuoli alla Piazza della Repubblica;

    giovedì 13 febbraio in Afragola davanti all’Ufficio del Giudice di Pace e alla Piazza Gianturco;

    venerdì 14 febbraio in Casoria davanti al Tribunale e alla Piazza Cirillo;

    lunedì 17 febbraio in Portici davanti al Giudice di Pace e alla Piazza S. Ciro;

    lunedì 17 febbraio in Ischia davanti al Tribunale.

  • partecipazione degli iscritti alla manifestazione nazionale con corteo, indetta dall’OUA, il  giorno 20 febbraio in Roma, con predisposizione di treni e bus, il cui programma sarà successivamente divulgato.