Sono riprese oggi, dopo la pausa feriale, le attività di udienza presso la Sezione Distaccata di Ischia del Tribunale di Napoli. Per chi si fosse perso qualche passaggio, la Sezione era stata dapprima soppressa a decorrere dal 14 settembre 2013 per effetto della entrata in vigore del Decreto Legislativo 7 settembre 2012, n. 155 (e il Ministro della Giustizia, con decreto emesso ai sensi dell’art. 8 dello stesso D.lgs., aveva autorizzato l’utilizzo per un anno della struttura della soppressa articolazione territoriale per lo smaltimento dei giudizi civili pendenti); quindi, è stata ripristinata, fino al 31 dicembre 2016, con il D.Lgs. 19.2.2014, n. 14, recante disposizioni integrative, correttive e di coordinamento delle disposizioni di cui ai decreti legislativi 7 settembre 2012, n. 155, e 7 settembre 2012, n. 156, tese ad assicurare la funzionalità degli uffici giudiziari.

Di fatto, il ripristino delle funzioni è avvenuto solo a partire dal 9 Giugno 2014 ed è stato comunque parziale, nel senso che ha riguardato solo il contenzioso civile e la volontaria giurisdizione, mentre sono rimaste escluse le nuove cause di lavoro e di previdenza, da trattarsi presso la sede centrale, e le esecuzioni. Neppure l’Ufficio Notifiche Esecuzioni e Protesti, trasmigrato a Napoli a seguito della soppressione della Sezione, è stato coerentemente riportato ad Ischia.

E’ di ieri la notizia che il Presidente del Tribunale di Napoli, dott. Alemi, ha decretato che, a decorrere dal 1° novembre 2014, gli Ufficiali Giudiziari già addetti presso l’Ufficio di Ischia, riprenderanno qui servizio:  una “ulteriore vittoria dell’avvocatura e della società civile dell’isola d’ischia”, ha affermato in un’intervista il Presidente dell’Associazione Forense Isola d’Ischia, Avv. Gianpaolo Buono. In realtà, si tratta di una misura che, intanto, non risarcirà il danno sin qui arrecato agli utenti isolani, costretti all’esborso di cifre astronomiche per la più semplice delle notifiche, ma che è destinata ad essere vanificata dalla situazione di stallo in cui si trova (ormai da anni, ma con punte drammatiche negli ultimi tempi) il presidio giudiziario isolano, per la penuria di organico e le inefficienze conclamate delle cancellerie. Una ulteriore vittoria inutile, si potrebbe dire.

Ma i cittadini dell’isola ora hanno altro a cui pensare, a cominciare dai festeggiamenti per il 160° anniversario dell’apertura del Porto d’Ischia.